«Siamo al terzo autunno di crisi e la coesione sociale ha tenuto, nonostante le politiche di riduzione della spesa pubblica. Doveva venir giù tutto e invece non ci sono stati fenomeni di rottura sociale in nessun Paese dEuropa». In una lectio magistralis a Milano, alluniversità del San Raffaele, Giulio Tremonti rivendica la tenuta non soltanto dei conti pubblici, ma soprattutto quella del tessuto sociale, in Italia e in Europa. «I deficit in Europa sono alti, e tutti i Paesi devono fare politiche di riduzione della spesa pubblica – spiega il ministro dellEconomia – concentrando le risorse che abbiamo sullo stato sociale».
Dunque, il sociale rappresenta il focus delle politiche economiche necessarie per affrontare la crisi, non solo da parte della macchina statale ma anche dalle persone, dalle famiglie, dal volontariato. Chi parla di «stimoli alleconomia» in questo momento, dice Tremonti, non capisce che la crisi attuale non è semplicemente un ciclo economico non positivo, ma un cambiamento «strutturale e storico». E in questo contesto la stessa parola stimolo «fa ridere». Successivamente, a Parma, Tremonti osserva che nel settore delle costruzioni dovrebbero essere ridotte le regole, allo scopo di semplificare, velocizzare e anche «moralizzare» il settore.
In Italia, ricorda il ministro dellEconomia, non cè stato solo rigore, ma sono stati spesi soldi per gli ammortizzatori sociali. E altre risorse sono in arrivo con gli emendamenti alla legge di stabilità, che saranno presentati alla commissione Bilancio della Camera fra oggi e domani. Tremonti incontra stamani i capigruppo della maggioranza alla commissione Bilancio della Camera per discutere dei nuovi interventi: ammortizzatori, ma anche sgravi fiscali per il salario di produttività, università e piano Sud. Per finanziare le nuove spese, Tremonti potrebbe mettere in campo un «pacchetto giochi», con la messa in gara di 200 licenze online, la gestione dei giochi a estrazione differita nei supermercati, lassegnazione di duemila agenzie di scommesse. Un pacchetto da cui si attendono entrate cospicue, per circa un miliardo. Potrebbero inoltre arrivare delle risorse per il Veneto alluvionato, come chiede la Lega Nord.
Il carattere strutturale della crisi economica è confermato anche dal superindice dellOcse relativo allo scorso settembre, che segnala rallentamenti in Francia, Italia e Regno Unito, ma anche in India e in Canada. Forte ribasso anche per la Cina (-0,7 punti, con prospettive negative). Lespansione prosegue invece in Germania, Giappone, Russia, e Stati Uniti. Per lItalia lOcse rileva una flessione mensile di 0,2 punti,mentre per larea euro il superindice resta invariato.
Qualche segnale positivo per leconomia italiana arriva invece da Bankitalia, che rileva in settembre una ripresa del credito bancario a favore delle imprese. La crescita è risultata pari a un +1%, mentre in agosto era stata nulla, mentre dallinizio del 2010 landamento tendenziale dei prestiti aveva fatto segnare una riduzione. Unindagine Bankitalia rileva anche una ripresa per il fatturato delle aziende industriali del Centro-Nord, mentre nel Sud le vendite sono rimaste ferme.
Tremonti:”Tutte le risorse la welfare”
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