Viviamo sempre più in tempi di guerra dentro i confini dell’Europa e del Medio Oriente e il pubblico continua a chiedersi se le sanzioni da tempo imposte alla Russia dall’Occidente siano un’arma spuntata per fermare la guerra e favorire la pace.
Russia
Un anno di guerra
Un anno di guerra in Ucraina, più un giorno. E l’unica certezza è che servirà un numero enorme di altri giorni prima che si possa arrivare alla pace. Ora come ora, anche solo una tregua fra Russia e Ucraina sembra solo una speranza.
Non è il momento di allentare le sanzioni contro Mosca (anzi…)
Le ultime mosse di Putin (tra cui chiamata di 300.000 riservisti e minaccia di uso di armi nucleari tattiche) ripropongono in un clima politico sempre più teso la nota domanda: sono efficaci, e su quali tempi, le sanzioni dell’Occidente (Europa in particolare) contro la Russia, una potenza che dal 24 febbraio ha letteralmente invaso il vicino di casa col delirante obiettivo di “de-nazificare” la popolazione ukraina e annettere l’intero Donbass, invocando antiche appartenenze etniche e storiche?
Ricostruire l’Ucraina, perché non è presto per pensarci
Il mese prossimo a Berlino si svolgerà un primo incontro tra le istituzioni finanziarie internazionali ed altri Paesi che intendono essere coinvolti nella ricostruzione dell’Ucraina, una volta che si sia giunti se non alla pace almeno ad un armistizio. Ma già se ne può parlare. Giuseppe Pennisi spiega perché.
Il conflitto e l’ipocrisia
“Esiste un filo tra lettori ed elettori?” si domanda il direttore. In realtà tra le copie vendute dai libri dei politici e i voti raggiunti nelle passate elezioni sembra non esserci relazione; ma “frugando in modo malandrino” nei database dei numeri “si scopre qualcosa di interessante sulla loro capacità di appassionare, di coinvolgere, di incuriosire e di intrigare”. La domanda di Cerasa può estendersi: tra intellettuali che scrivono ed elettori che leggono, che filo esiste?
Gas, dalla “padella” russa alla “brace” algerina
di Bruno Costi Se l’indipendenza energetica dell’Europa è l’unico modo per sfuggire al ricatto energetico di Putin e difendere il nostro benessere economico, le nostre libertà individuali e la nostra scelta democratica ed occidentale, occorre fare qualcosa in più per ...
Le 4 regole per una globalizzazione anti Putin (e Xi Jinping)
Come evitare che l'accesso al libero mercato internazionale consenta alle autocrazie russa e cinese di finanziare la loro espansione geopolitica? Fissare 4 regole alla globalizzazione del futuro: 1) rispetto del diritto internazionale; 2) rispetto dei diritti umani; 3) rispetto della reciprocità del tra le imprese; 4) rispetto diritto alla reciprocità economica; 4) rispetto del lavoro umano e divieto di dumping sociale
Sanzioni russe, che fare? Luci e ombre di un’arma a doppio taglio
Sanzionare chi, come, quando? Mentre l’Europa si arrovella su come fermare Putin in Ucraina si torna a parlare dello strumento più usato per fermare le guerre. Che non sempre funziona, e può diventare un boomerang. L’opinione di Giuseppe Pennisi