La vera domanda non è se ma quanto durerà questo periodo di rialzi di 50 punti base. È probabile che la Bce prosegua con una politica monetaria restrittiva, considerando che l’economia europea ha sorpreso al rialzo. Il commento di Giuseppe Pennisi
Bce
Bastano le banche centrali contro crisi e inflazione? Le lezioni degli anni ‘70
Il contrasto dell’inflazione è affidato all’azione delle banche centrali, Fed e Bce in particolare. La domanda da porsi è se la loro azione sia sufficiente per contrastarla senza creare conseguenze recessive significative. I paralleli con gli anni ’70 secondo Luigi Paganetto, Gruppo dei 20
Perché la Bce si occupa del Mes e perché ascoltarla. L’opinione di Pennisi
erché la Banca Centrale europea e la sua presidente si occupano del Mes? Che ruolo hanno in uno strumento creato in seguito alla crisi del debito del 2008-2009 e al di fuori – si ritiene – del campo d’azione dell’istituto? Un ruolo lo hanno. Eccome. Soprattutto dopo la fine del Qe e degli sportelli speciali creati in seguito alla pandemia e di cui ha tratto vantaggio soprattutto l’Italia. Il commento di Giuseppe Pennisi
SPY FINANZA/ “Lo scudo anti-spread avvicina l’Italia alla Grecia”
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea del 21 luglio 2022 verrà ricordato come quello di una “svolta” della politica monetaria europea non solo per il primo, e consistente, aumento dei tassi d’interesse, ma anche per l’introduzione di un nuovo strumento anti-frammentazione, denominato Transmission Protection Instrument (TPI), l’atteso “scudo anti-spread”.
Il riscatto di Christine
Aveva iniziato il suo mandato alla presidenza della Bce in modo pessimo, con una dichiarazione disastrosa, tanto da sembrare inadeguata al compito. Ma bisogna riconoscere che in seguito Christine Lagarde ha riscattato quel brutto esordio.
Ecco le finanze di chi guida la Bce
di Paola Pilati Ci sono un italiano, uno sloveno, due irlandesi, uno spagnolo, un portoghese, un austriaco e un lussemburghese, le cui finanze stanno a zero. Non è l’inizio di una barzelletta, ma l’elenco dei più frugali tra i banchieri ...
La “German-exit” o il “dopo-Merkel”? Le trame della “Corte” di Berlino
di Bruno Costi Con quel misto di provincialismo, esterofilia, scarsa autostima che, oltre a tanti pregi, caratterizza la nostra indole di italiani, siamo abituati a vedere la Germania come un monolite di efficienza, coerenza, onestà. In realtà non è sempre ...
La Germania può rompere l’euro
di Carlo Clericetti Come la Corea del nord ha lanciato testate nucleari in mare per forzare una trattativa con gli Usa, così la Corte costituzionale tedesca lancia il suo missile contro la Bce per condizionare pesantemente le trattative in Europa. L’attesa ...
Il Mes è ancora un pericolo
Il Consiglio dei capi di Stato e di governo del 23 aprile ha approvato l’accordo raggiunto dal precedente Eurogruppo, quindi anche l’utilizzo contro la crisi del Mes, il cosiddetto Fondo salva Stati, con “condizionalità leggere”, che consisterebbero solo nel limitare l’uso dei prestiti richiesti ai costi “diretti e indiretti” dell’emergenza sanitaria. Tutto sistemato, allora? Possiamo stare tranquilli? Niente affatto.
LA LUNGA QUERELLE TRA FISCALISTI E MONETARISTI
I mercati si aspettavano quanto la Banca centrale europea ha deliberato quasi alla vigilia del cambio di Presidente. Lo mostra chiaramente la reazione molto positiva delle Borse.