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Piu’ spazio alla concorrenza, motore di crescita

Le sirene del protezionismo non vanno ascoltate, perché anche in tempi di crisi la politica della concorrenza resta uno dei motori in grado di riattivare la crescita. È il messaggio forte lanciato dal presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella alla sua prima relazione annuale in Parlamento. «Dal tunnel si può uscire – ha sottolineato – ma occorre il coraggio di innovare per ricostituire, su basi e regole nuove, l’equilibrio tra democrazia, mercato e coesione sociale oggi messo in pericolo».
Pitruzzella non ha nascosto che sulle liberalizzazioni c’è ancora molto da fare: «Passi avanti sono stati fatti ma occorre togliere i tanti tappi che ancora bloccano la nostra economia». Soprattutto, ha osservato, occorre evitare i passi indietro che lascino prevalere gli interessi corporativi: il presidente dell’Antitrust ha espresso «preoccupazione» per la discussione sulla riforma dell’ordine degli avvocati.
Poi, ha spiegato che occorrerà vigilare anche sulle modalità di attuazione del decreto “Cresci Italia”: bene, certamente, la separazione tra Snam ed Eni, che ha comportato l’attribuzione alla Cassa depositi e prestiti della proprietà della rete, ma «sarà comunque necessario, da parte dell’autorità, valutare con attenzione i legami anticompetitivi che si dovessero creare fra le società facenti capo a Cassa, soprattutto nel settore del gas».
Pitruzzella ha inoltre ricordato , per quel che riguarda i settori industriali, che la concorrenza è ancora insufficiente nel campo dei trasporto ferroviario. Poi, il Garante della concorrenza ha fatto riferimento all’e-commerce e ha dato l’allarme sul fatto che Google, nel giro di pochi anni, potrebbe diventare monopolista nel mercato della raccolta pubblicitaria. Un tema al quale nei prossimi mesi l’Antitrust potrebbe dedicare un approfondimento d’indagine, tenendo conto del fatto che la Commissione europea sta già svolgendo un’istruttoria per abuso di posizione dominante nei confronti di Google.
Intanto, ieri Pitruzzella ha colto anche l’occasione per spezzare una lancia a favore delle proposte di legge che puntano a «inserire nel novero delle attività ricomprese nel sistema integrato delle comunicazioni (SIC) quelle svolte da operatori di contenuti gestori di portali, motori di ricerca, social network, che competono con gli operatori tradizionali nell’attività di vendita degli spazi pubblicitari agli inserzionisti». Molta attenzione, nelle intenzioni programmatiche del nuovo presidente, sarà data anche alla Pubblica amministrazione: ieri è stata lanciata la proposta di rendere detraibile per i privati i maggiori costi provocati dalla burocrazia.
Altrettanta attenzione verrà dedicata alle utilities locali, le cui potenzialità vengono spesso sottovalutate ai fini dello sviluppo. Infine, dopo aver spiegato che è in arrivo il rating di legalità per le imprese, Pitruzzella ha lanciato un ammonimento anche sul tema della semplificazione :«Non sia una tela di Penelope».

Fonte: Sole 24 Ore del 26 giugno 2012

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