La «bozza della discordia» agita mezza Italia, dai notai ai negozianti, dai farmacisti ai tassisti, dai petrolieri ai gestori dei distributori di benzina. Il testo provvisorio del piano di liberalizzazioni sarà al centro di un dibattito preliminare, oggi al Consiglio dei ministri. Nella bozza compaiono novità interessanti, come la possibilità di pagare i debiti col Fisco in «rate crescenti», più basse allinizio: una norma necessaria in un momento in cui è in gioco la sorte di moltissime aziende e famiglie.
Oppure la possibilità di vendere i giornali in tutte le librerie, i supermercati e i benzinai, senza più «limite minimo» di superficie dellesercizio. O ancora, norme anti- scalata per difendere le società italiane da attacchi esterni (e poco costosi, visti gli attuali prezzi di Borsa). Ma servirà ancora una settimana per il via libera, e le categorie interessate si preparano a mai viste azioni di lobbying . Sarà una settimana calda.
Il governo è aperto alle modifiche, e alcune norme contenute nella bozza cambieranno radicalmente. Farmacie, quota 3mila La vendita di farmaci di fascia C (quelli prescritti dal medico, ma non a carico del servizio sanitario) potrebbe essere concessa nella parafarmacie e negli esercizi commerciali, ma soltanto nelle Regioni in cui il numero di farmacie è inferiore al fabbisogno stimato: almeno una ogni 3mila abitanti entro il marzo 2013. Previste deroghe nei Comuni fino a 9mila abitanti. Non potranno comunque essere venduti medicinali particolari, ad esempio quelli che curano le tossicodipendenze. Una formula di compromesso che scontenta tutti.
«Il governo si è preoccupato solodi espandere il numero delle farmacie », accusano i parafarmacisti. Ma i farmacisti calcolano che la norma porterebbe allapertura di 7mila nuove farmacie, il 40% in più del numero attuale: «Insostenibile », afferma Federfarma. Taxi, più licenze La bozza conferma laumento del numero delle licenze, accompagnato da «adeguate compensazioni una tantum » per chi già detiene una licenza, utilizzando gli introiti della messa allasta delle nuove licenze.
Si prevede il rilascio di una nuova licenza part time per chi già ne ha una, «maggiore libertà nella fissazione delle tariffe, e maggiore flessibilità negli orari di lavoro». Mille notai in più Scompaiono le tariffe nellesercizio delle libere professioni e sarà obbligatorio concordare col cliente un preventivo per la prestazione. Cancellati tutti i parametri, minimi e massimi, compresi quelli che determinano le parcelle dei notai.
E a proposito di notai, lintervento del governo allarga la platea di mille unità, portando da 500 a 1.500 il totale dei posti da coprire per concorso. Un concorso lanno per il 2012, 2013 e 2014 dovrebbe coprire interamente la nuova pianta organica. Lapertura di uffici secondari potrà avvenire solo nel distretto di appartenenza. Inoltre, gli ultimi due anni di corso universitario avranno valore come tirocinio o praticantato per liscrizione allalbo, con lesclusione dei medici.
Negozi, saldi open Scatta la deregulation totale: autocertificazioni per aprire i negozi (a partire dal 30 ottobre) e saldi liberi in qualsiasi periodo dellanno. Per la Confcommercio è necessario un confronto per «evitare errori madornali » che danneggerebbero il modello italiano di distribuzione. Carburanti free I gestori dei distributori potrebbero rifornirsi liberamente allingrosso da qualsiasi produttore (anche se, allinizio, nella misura del 20% del totale), mentre le compagnie petrolifere dovrebbero mettere in vendita un terzo degli impianti di loro proprietà.
«È un esproprio», tuona lUnione petrolifera, ma anche molti gestori sono preoccupati. Luce, gas, public utilities Verrà ampliata la platea dei beneficiari delle tariffe agevolate di luce e gas. I Comuni dovranno promuovere la cessione di quote e partecipazioni nei servizi pubblici locali . Le concessioni per le spiagge non potranno superare i 4 anni. Autostrade e treni Per gli aumenti delle tariffe autostradali si introduce il «price cap» a partire dal 1 gennaio 2013. La rete ferroviaria sarà scorporata dalle Fs. «Per i viaggiatori ci saranno rincari », prevede lad delle Ferrovie, Mauro Moretti.
Liberalizzazioni, tutti in guerra con Monti
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