Uno che di discese in campo se ne intendeva, Napoleone, riteneva che occorresse che una cosa fosse bella e fatta prima di confessare di averci pensato. E tanti politici italiani, che del mito francese sono evidentemente appassionati studiosi, ritengono che Luca Cordero di Montezemolo annuncerà la sua discesa in politica solo dopo averlo fatto. Un po’ come fece nel ‘ 94 Silvio Berlusconi. Ma la storia difficilmente produce fotocopie. E comunque, ogni volta che il presidente della Ferrari parla di politica ed economia, immediato si riaccende il sospetto che dalla pole position della Formula Uno voglia passare a quella assai meno sportiva (soprattutto di questi tempi) della competizione politica. La cosa va avanti da anni. Da quando poi Montezemolo ha costituito Italia Futura, associazione nata «per promuovere il dibattito civile e politico sul futuro del Paese», quel sospetto è diventato per alcuni una prova. E ogni studio dell’ associazione rafforza quella prova. Come accaduto ieri. Due i punti salienti di un’ analisi dal tono di fondo costruttivo: 1) Andare a nuove elezioni farebbe solo perdere del tempo e dunque Berlusconi, Fini e Bossi trovino un accordo per andare avanti; 2) Berlusconi delude come politico ma vince perché non ha praticamente concorrenza. Calata in un’ estate di liti, veleni e sospetti, la cosa appare ad alcuni un nuovo passo verso il ring della politica. E se dal Pd filtra il giudizio positivo della segreteria, dal Pdl è un fioccare di inviti a chiarire cosa vuole fare e battute sul fatto che una cosa è parlare, altra conquistarsi i voti. Ora, posto che se davvero Montezemolo avesse intenzione di provarci farebbe bene a dirlo per non aggiungere elementi di tensione in un Paese già abbastanza stressato, è possibile che si guardi con sospetto ogni movimento che non sia espressione della politica e voglia però occuparsi, anche solo con delle analisi, di questo Paese? Davvero la politica è o si percepisce così fragile e insicura da sentirsi insidiata da un «corpo estraneo» dotato di una sua diversa popolarità? Non è più il tempo delle battute e, di ritorno a casa (se mai è riuscita a partire) da vacanze che la crisi ha reso più corte e spartane, la gente, noi tutti, vorremmo trovare di nuovo la Politica, la bella politica. Con riforme al posto dei dossier. Non è anche la scommessa del premier?
Fonte: Corriere della Sera del 13 agosto 2010Le Critiche di Montezemolo e i Sospetti della Politica
L'autore: Antonio Macaluso
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