Dobbiamo dimostrare che l’ impegno e la capacità di ottenere risultati verso il consolidamento di bilancio e le riforme continueranno.Vittorio Grilli, viceministro dell’ Economia Obiettivi «La questione del sostegno alla crescita è sempre stata nella nostra agenda e continua ad esserlo»Consolidare ciò che è stato fatto.
«I mercati ci stanno guardando, e non solo i mercati». All’ indomani del tonfo di Piazza Affari e del ritorno dei timori per i debiti sovrani, il viceministro dell’ Economia, Vittorio Grilli, non crede che l’ Italia sia ritornata sotto attacco. Anche se il nostro Paese deve dimostrare «che l’ impegno e la capacità di ottenere risultati nella strada del consolidamento di bilancio e delle riforme strutturali continueranno». Rischio Italia? «Bisogna intenderci, bisogna capire cos’ è. Ritengo che tutti, in Europa, abbiamo ancora da fare per consolidare quello che è stato fatto». Quanto al sostegno alla crescita, la questione «è sempre stata nella nostra agenda e continua ad esserlo. Quando si parla di riforme strutturali è questo che abbiamo in mente. L’ obiettivo di riportare i bilanci in pareggio era la parte finanziaria e fiscale dell’ azione, ma quando parliamo di riforme strutturali parliamo appunto di crescita. E parliamo dell’ azione più importante da fare». Di Italia, comunque, precisa Grilli, non si è parlato all’ Ecofin, dove però l’ analisi della situazione finanziaria dell’ Europa è stata al centro del dibattito di avvio del vertice. Una situazione, ancora molto fragile e incerta, secondo l’ analisi fatta nel suo intervento al vertice dal presidente della Bce, Mario Draghi che ricorda i rischi che pesano sui segnali di stabilizzazione. Fra i quali appunto i ritardi nella crescita e ancora le debolezze dei debiti sovrani. I nuovi timori per la tenuta dei conti della Spagna, che ieri però ha approvato il suo bilancio di riduzione del deficit, e le vecchie preoccupazioni per la crisi della Grecia hanno alimentato le tensioni dei giorni passati. «A partire dalla settimana scorsa abbiamo visto un pò di contagio dalla Spagna», spiega da Cernobbio il direttore del Dipartimento per il Debito pubblico Maria Cannata, che resta convinta della possibilità che lo spread fra i rendimenti dei Btp decennali e i bund tedeschi di uguale durata possa tornare al livello – 180 punti base – dello scorso giugno. Secondo Cannata «potrebbe essere d’ aiuto» l’ annuncio fatto da Copenaghen dall’ Eurogruppo dell’ allargamento della capacità del Firewall anticrisi. Una notizia questa che, pur rappresentando a ben vedere la conferma delle vecchie ipotesi, è stata accolta bene dai mercati che attendevano soprattutto una decisione dopo i tanti rinvii. E dalle Borse in particolare che ieri in tutta Europa hanno registrato un rimbalzo positivo. Piazza Affari ha chiuso con un guadagno dello 0,45%, frenata nel recupero dalla debolezza di Telecom e dei big bancari. Il migliore è stato il listino di Parigi salito dell’ 1,26% mentre a Francoforte il rialzo è stato dell’ 1,04% e a Madrid dell’ 1,04%. Anche sul secondario le tensioni si sono allentate: lo spread tra Btp e Bund decennali si è ridotto a 332 punti con un rendimento per i titoli italiani sceso al 5,11%. E’ calato anche a 356 punti il differenziale dei Bonos spagnoli mentre l’ euro si è lievemente apprezzato sul dollaro a 1,3330 da 1,3301 ieri.
L’avvertimento di Grilli:”I mercati ci guardano”
Commenti disabilitati.