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L’America ferma per due anni gli Ogm dello zucchero

«Servono nuovi test». Previsti aumenti del prezzo
Per la prima volta la rapida diffusione degli Ogm negli Usa incontra un ostacolo: la Corte federale di San Francisco ha deciso di revocare l’ autorizzazione del governo americano all’ uso di sementi geneticamente modificate per la coltivazione della barbabietola da zucchero fino a quando il ministero dell’ Agricoltura non avrà svolto un’ indagine più approfondita sul loro impatto ambientale e non avrà emesso un nuovo provvedimento di approvazione dei prodotti Ogm. Una decisione che avrà serie conseguenze per i produttori, per i giganti «biotech» come la Monsanto e per i consumatori: il processo amministrativo richiesto dal giudice Jeffrey White richiede, infatti, circa due anni. Il magistrato ha autorizzato gli agricoltori a raccogliere e a trasformare in zucchero le barbabietole che stanno crescendo attualmente nei campi. Quando verrà il momento di seminare, però, non potranno usare Ogm. L’ America avrà meno zucchero e, probabilmente, prezzi più elevati: metà dello zucchero Usa è estratto dalle barbabietole (il resto viene dalla canna) e, di questo, il 95 per cento è Ogm. Gli agricoltori sostengono che non è possibile trovare sul mercato semi naturali in quantità sufficiente a sostituire la produzione geneticamente modificata. A questo punto è probabile che si apra una furibonda battaglia legale a colpi di ricorsi: uno scontro del quale si sono viste le prime avvisaglie già nell’ autunno scorso, col governo e la Corte Suprema orientati a non ostacolare la diffusione degli Ogm, e i tribunali distrettuali, invece, più sensibili alle preoccupazioni degli ambientalisti e di molti consumatori. La sentenza emessa venerdì dalla Corte federale di San Francisco nasce da una denuncia del Centro per la sicurezza alimentare, un’ organismo che si batte contro l’ agricoltura biotech. Già nell’ autunno scorso il giudice White era intervenuto sostenendo che l’ autorizzazione alle barbabietole modificate data dal ministero dell’ Agricoltura rappresentava una violazione della legge sulla protezione dell’ ambiente. Il magistrato aveva, però, respinto la richiesta degli ambientalisti di proibire la semina di quest’ anno, sostenendo che una simile decisione avrebbe avuto conseguenze economiche troppo severe. All’ inizio di quest’ anno, pronunciandosi su un caso simile ma minore, la Corte Suprema aveva stabilito che il governo può approvare gli Ogm anche sulla base di un’ analisi parziale. Una decisione che sembrava legare le mani ai tribunali. Ma la Corte di San Francisco ha ritenuto che, almeno nel caso delle barbabietole, questa direttiva non è applicabile o, comunque, vincolante. Il ministero dell’ Agricoltura ammette falle nella sua decisione sugli Ogm, ma sostiene che sono solo di errori marginali che non giustificano una revoca, e vuole ricorrere in appello. Il giudice replica che gli errori commessi non sono affatto minori e nota che il governo ha avuto tempo dallo scorso settembre per correggerli e non lo ha fatto.

Fonte: Corriere della Sera del 15 agosto 2010

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