A ROMA il clima è piacevole. Probabilmente i romani, saggi in tante cose, anche per questo avevano fissato qui la loro sede. Tuttavia anche qui talvolta piove, quest’ anno è accaduto più del solito. Ma meno spesso di quanto accada a Parigi o a Londra. Eppure a Roma, nell’ anno 2011, la pioggia è un problema. Ogni volta che di acqua ne cade un po’ di più, si teme l’ esondazione del Tevere, e l’ Aniene esce dagli argini. È accaduto la settimana scorsa, con il Tevere che ha superato il livello di 10 metri e l’ Aniene cheè esondato. Nonè normale che la capitale di uno dei paesi più industrializzati, che ha il patrimonio artistico più imponente del pianeta, ogni volta che piove un po’ di più rischi di trovarsi come Firenze nel ‘ 66. Per non parlare dei sottopassi allagati, delle pozzanghere come laghi, della città in tilt. A preoccuparcene siamo in tanti, ma chi se ne occupa? Chi sta pianificando gli interventi per scongiurare il pericolo di una piena? A vedere il riprodursi delle solite situazioni e dei soliti allarmi, si ha l’ impressione che non sia nessuno. Non si hanno segnali che da qualche parte politica e amministrazione si siano messi sotto, giornoe notte, come si deve fare di fronte a rischi del genere, per studiare le strozzature al deflusso delle acque, progettare opere per mettere in sicurezza gli argini dell’ Aniene, rendere più fluido il correre delle acque. Non si sa se qualcuno ci sta lavorando, speriamo che ci siano progetti in alacre definizione e che la politica si stia occupando di cercare le risorse. Non dobbiamo aspettare di svegliarci una notte con i comodini che galleggiano sull’ acqua, le opere d’ arte distrutte dalla melma, perché questa divenga una priorità. Nella fortunata Roma talvolta piove, dovrebbe essere normale che ciò non mettaa rischio la vita di una città la cui integrità abbiamo il dovere di salvaguardare. Per i suoi abitanti di oggi e di domani, e per il mondo intero.
Fonte: Repubblica del 22 marzo 2011La pioggia a Roma e l’indifferenza dei politici
L'autore: Marco Panara
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