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Il caso Fibrillazione nella maggioranza

La polemica all’interno della maggioranza sui provvedimenti economici è sempre in agguato. Sull’Imu la tensione è latente, dopo il varo del decreto che sospende la rata di giugno sulla prima casa. Sull’aumento dell’Iva il confronto arriverà fra breve. Non bastasse, ci si mette anche il condono edilizio. Il Partito democratico accusa il Pdl: il partito di Berlusconi tenta di riaprire la sanatoria del 2003, con la scusa di reperire risorse da destinare alla zone terremotate dell’Emilia Romagna.
Che cosa è successo? È in discussione al Senato il decreto sulle emergenze ambientali (terremoti e rifiuti), varato dal governo il 24 aprile scorso. Vi dovrebbero essere inseriti, durante l’esame parlamentare, alcuni interventi e finanziamenti per l’emergenza porto di Genova, dopo il disastro della Jolly Nero. Fra i 360 emedamenti presentati in commissione, uno fa gridare allo scandalo il Pd: la riapertura di fatto del condono 2003. Gli introiti incassati con la sanatoria sarebbero destinati «prioritariamente» a finanziare la ricostruzione nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, colpite dal sisma giusto un anno fa.
L’emendamento «incriminato» è a firma di Domenico De Siano, relatore del provvedimento per il Pdl. «Si vuole far passare per una norma di solidarietà il tentativo di riaprire il condono edilizio del 2003 – accusa il co-relatore del Pd, Stefano Esposito – alzare la tensione su un argomento come quello dei condoni sarebbe un atto irresponsabile. Siamo certi – aggiunge – che né il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi né il capogruppo al Senato Renato Schifani saranno complici di questo tentativo maldestro».
«Evitiamo di accendere polemiche inutili, il condono non è nel programma di governo e qualsiasi emendamento in tal senso non potrà che ottenere il parere contrario del governo», chiarisce Lupi. La proposta De Siano ha avuto vita molto breve: l’emendamento è stato infatti ritirato.
In realtà, sembra proprio che la questione condono sia circoscritta all’ambito locale, le isole del Golfo di Napoli, e che le grida d’allarme di Pd, Sel, Legambiente e Fai siano un po’ fuori tono. De Siano, senatore di Ischia noto per aver cumulato in passato molteplici incarichi politici (parlamentare, consigliere regionale, consigliere provinciale e consigliere comunale), è un fan convinto del condono, con particolare attenzione alla sua Campania. Non appena eletto, fece sapere che la riapertura del condono edilizio ter «è la prima delle priorità su cui lavorare». Il 27 marzo scorso, insieme con il presidente della commissione Giustizia del Senato, Francesco Nitto Palma, e altri sette parlamentari del Pdl, De Siano ha presentato un disegno di legge «in materia di regolamentazione delle opere edilizie» con l’ipotesi di riaprire i termini della sanatoria 2003 nella Regione. Nel testo si chiede che il procedimento di sanatoria venga esteso anche ai fabbricati non residenziali e alle opere realizzate nelle aree sottoposte a vincolo, come l’isola di Ischia. Pare sia la diciottesima volta che il Pdl campano prova a far riaprire le maglie del condono 2003. Anche questa volta è andata male.

Fonte: Il Giornale del 21 maggio 2013

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