Domani a Francoforte è probabile che la Banca centrale confermi il sostegno allItalia nonostante le critiche tedesche. Le misure prese vanno nella direzione indicata dalla Commissione Ue. Accuse, la Spagna attacca Italia e Grecia: “Sui conti si comportano male”.
La manovra si vota a Roma, ma gli occhi sono tutti puntati su Francoforte. Domattina, nella sede dellEurotower si riunisce il consiglio dei governatori della Bce, che discuterà se proseguire lacquisto di bond italiani e spagnoli per raffreddare la tensione sui mercati finanziari. Ancora ieri la Banca centrale europea ha acquistato Btp e bonos iberici nel mercato secondario, con un atteggiamento che gli operatori hanno definito «aggressivo». Jean-Claude Trichet continuerà a sostenere i titoli di Roma e Madrid? Molto probabilmente sì, anche se dovrà fare i conti con le critiche tedesche. Linfelice uscita della Cancelliera Angela Merkel sulla «estrema debolezza» di Italia e Grecia è testimone dellatteggiamento prevalente a Berlino.
Lobiettivo del governo italiano è di concludere il voto sulla manovra rafforzata al Senato prima che i governatori concludano la loro riunione, in modo da inviare a Francoforte un segnale di fermezza. Sempre domani, il Consiglio dei ministri approverà linserimento nella Costituzione dellobbligo di pareggio di bilancio. Arrivano così interventi immediati (Iva e contributo di solidarietà), misure strutturali (le pensioni delle donne nel settore privato), e infine nuovi vincoli costituzionali. Laumento dellIva da solo dovrebbe portare 5 miliardi di euro, garantendo così i saldi dellintera manovra da 45 miliardi di euro. Il pensionamento a 65 delle donne nel settore privato porterà a regime risparmi per circa 2 miliardi di euro lanno. Il pareggio di bilancio in Costituzione taglierà lerba sotto i piedi al partito della spesa.
Basterà tutto questo a convincere la Bce? Il governo se lo augura. La sensazione è che il rafforzamento della manovra sia frutto di una triangolazione Roma-Bruxelles-Francoforte. Di certo, le misure prese ieri vanno nella direzione indicata dalla Commissione europea. Poche ore prima della decisione, il vicepresidente dellesecutivo comunitario, Antonio Tajani, aveva invitato il governo a «rafforzare la manovra», con interventi mirati su Iva, pensioni e obblighi di bilancio. La «pur lodevole» stretta sullevasione fiscale, ha spiegato leurocommissario, non può infatti avere certezze contabili. E lacquisto di titoli pubblici da parte della Bce, ha aggiunto Tajani facendo proprie le parole pronunciate lunedì dal governatore di Bankitalia Mario Draghi, «non può essere dato per scontato». Poco prima del vertice di maggioranza a palazzo Grazioli, lo stesso ministro degli Esteri Franco Frattini aveva definito «ineludibile» lincremento dellIva. Oggi il commissario allEconomia Olli Rehn farà il punto della situazione economica e finanziaria Ue con Manuel Barroso e gli altri commissari.
Il via libera alla manovra rafforzata dovrebbe aiutare Trichet a convincere i governatori più scettici a continuare il sostegno allItalia. Già il mese scorso la decisione di intervenire sui mercati non era stata presa allunanimità dal Consiglio della banca centrale: sera vociferato dellopposizione dei governatori di Germania e Olanda. Allo stesso tempo la Bce conosce bene i rischi ai quali la costruzione monetaria europea verrebbe esposta in caso di marcia indietro. Non è casuale che la settimana scorsa lEurotower abbia acquistato 13 miliardi di euro di titoli, contro i 6,6 miliardi della settimana precedente.
In questo difficile quadro appare paradossale latteggiamento di un ministro spagnolo, Josè Blanco, che in unintervista ha criticato Italia e Grecia che «si comportano male» sui conti. Il pulpito madrileno non appare il più indicato per simili affermazioni. Il governo Zapatero sta infatti cercando, finora senza successo, di inserire nella Costituzione la «regola doro» che indica nello 0,4% del pil il limite massimo del deficit pubblico.
I ns. titoli appesi alle decisioni della Bce
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