Una giornata davvero tempestosa per i mercati, certo non ideale per l’esordio al timone della politica monetaria europea. Ma tant’è, la crisi è in fase acuta e da ieri Mario Draghi è ufficialmente il presidente, il terzo, della Bce. Ne ha dato l’annuncio un comunicato della Banca centrale europea, così come a Palazzo Koch è stato ufficializzato l’insediamento di Ignazio Visco come governatore della Banca d’Italia.
A Draghi è subito arrivato – nel modo che sta prendendo sempre più piede anche negli ambienti governativi, tramite un post su Twitter del suo portavoce Steffen Seibert – un messaggio della Cancelliera tedesca Angela Merkel che ha sollecitato il nuovo presidente di Eurotower a «lavorare per la stabilità dell’Euro». Un obiettivo questo, del resto già prioritario per l’ex governatore della Banca d’Italia, che ieri ha monitorato e seguito con attenzione gli scossoni subiti dalla moneta unica a causa della debacle delle Borse e dei mercati dei titoli pubblici europei. Una situazione da trincea sin dall’inizio degli scambi avviati col segno meno sotto il peso delle preoccupazioni per il crac del fondo americano Mf Global e poi entrati in una spirale negativa con l’annuncio del referendum di Atene. La Bce, così come aveva fatto il giorno prima, ancora sotto il segno di Jean-Claude Trichet, è stata operativa nell’acquisto di titoli pubblici spagnoli e italiani che pure hanno raggiunto livelli record nei rendimenti e negli spread con i Bund tedeschi. Si tratta, ha sempre detto Draghi, di una misura straordinaria e temporanea in attesa che il Fondo salva Stati europeo diventi operativo. E certamente nelle decisioni di quanto continuare il neo presidente della Bce sarà attento a non farsi influenzare dalla sua nazionalità. La decisione più imminente, attesa per la riunione del Consiglio dei governatori di domani che segna il vero esordio di Draghi come capo della Banca centrale europea, è comunque quella sui tassi di interesse, lasciati invariati nella riunione precedente in considerazione della ripresa dell’aumento dei prezzi. Un aumento che nel frattempo si è però consolidato.
Per Draghi ci sarà poi l’appuntamento col G20 di Cannes di domani e dopodomani, dove, nella sua veste di presidente del Fsb, presenterà ai capi di Stato e di governo, le proposte per mettere in sicurezza le banche sistemiche, quelle troppo grandi per fallire. Ma a Cannes, il presidente della Bce incontrerà la Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy per un confronto sulla Grecia e sulla difficile situazione dell’Europa che si dibatte nella ricerca di una soluzione efficace per risolvere il problema della crisi dei debiti sovrani. All’incontro dovrebbero partecipare anche il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, il direttore generale del Fmi Christine Lagarde, il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso e il commissario agli Affari economici Olli Rehn.
Anche per Visco, neogovernatore, il decimo, della Banca d’Italia ieri è stata una giornata di lavoro intenso, dietro al susseguirsi di notizie sempre più negative sul fronte delle Borse e dei titoli pubblici italiani. Per lui, anche l’esigenza di approfondire il dossier della Bce, in vista della riunione del Consiglio a Francoforte al quale parteciperà domani (ma i lavori inizieranno già con una cena oggi) per la prima volta. Oggi invece sarà pubblicato il Financial stability review.
Draghi alla Bce, subito in trincea
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