Il contrasto dell’inflazione è affidato all’azione delle banche centrali, Fed e Bce in particolare. La domanda da porsi è se la loro azione sia sufficiente per contrastarla senza creare conseguenze recessive significative. I paralleli con gli anni ’70 secondo Luigi Paganetto, Gruppo dei 20
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Gli articoli dei nostri soci pubblicati sui giornali italiani
L’autonomia differenziata può bloccare il paese
La discussione sull'autonomia differenziata si sta concentrando sul peggioramento degli squilibri territoriali che, con ogni probabilità, ne deriverebbe.
L’imbroglio dell’autonomia, dare troppi poteri a regioni già inutili
Le Regioni italiane sono troppo piccole o troppo grandi per la maggior parte dei compiti che lo schema di disegno di legge concernente le «disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario», presentato il 29 dicembre scorso, vorrebbero dare loro.
La Flat tax va e il cuneo pesa (sempre) sul salario
L’introduzione della flat tax del 15% sulle partite Iva per il fatturato fino a 85 mila euro ha conseguenze strutturali fondamentali sull’Irpef, quasi tutte negative, eccetto ovviamente per i lavoratori autonomi interessati, ma come vedremo neanche del tutto per loro.
Perché la Bce si occupa del Mes e perché ascoltarla. L’opinione di Pennisi
erché la Banca Centrale europea e la sua presidente si occupano del Mes? Che ruolo hanno in uno strumento creato in seguito alla crisi del debito del 2008-2009 e al di fuori – si ritiene – del campo d’azione dell’istituto? Un ruolo lo hanno. Eccome. Soprattutto dopo la fine del Qe e degli sportelli speciali creati in seguito alla pandemia e di cui ha tratto vantaggio soprattutto l’Italia. Il commento di Giuseppe Pennisi
Al Pd serviranno i neoliberisti, non il ritorno agli anni 70
"In che cosa credevano i riformisti?", si chiede Alberto Mingardi, sul Foglio dell'8 dicembre. Certo non nel neoliberisme di cui forse non era neppure nato il nome. Credevano di poter costruire, attraverso il Partito democratico, un soggetto nuovo, capace di parlare agli elettori non nei termini del conflitto sociale ma in quelli di una crescita inclusiva. Credevano di avere ragione, e la sinistra pure, nel senso che pensavano di non essere solo dei soprammobili atti ad attirare il voto borghese.
Un bel regalo per Natale? Il silenzio degli idioti del putinismo
C’è una fallacia esistenziale in Putin: che la Russia è in guerra con l’intero mondo occidentale, che l’occidente vuole distruggere la Russia, dividerla, saccheggiare le sue risorse naturali, bandire la sua cultura e la sua arte. La guerra di Putin ha suscitato in occidente reazioni militari, politiche, economiche.
Europa-Usa politica industriale redux
Ci volevano la pandemia e la guerra in Ukraina per mettere in sordina, almeno temporaneamente, le ricette del classico liberismo, rilanciando in varie forme l’appello dei governi al di là e al di qua dell’oceano in cerca di rinnovata competitività delle imprese nazionali sui mercati globali.
Gli ultimi colpi all’imposta che fu (diciamole addio)
Tempi duri per il Fisco, L'imposta cedolare del 15% sulle partite Iva per i compensi fino a 85 mila euro (da 65 mila) è un valore davvero elevato, una misura strutturale, non più, come era nata, per semplificare la vita ai piccoli contribuenti - il limite iniziale era 30 mila euro.
Imprese e made in Italy: oltre al nome serve una nuova visione
Domanda: cambiare nome a questo Ministero serve a meglio definirne i compiti, ridisegnarne il rapporto con il resto della squadra di governo a vantaggio dell’efficienza complessiva del sistema, rilanciare la motivazione e la dedizione del personale, in una parola potenziare l’efficacia dell’azione di governo nella politica economica estera con particolare riguardo alla competitività internazionale del paese? E’ una delle non piccole sfide sul tavolo del neonato governo.