• sabato , 11 Gennaio 2025

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Gli articoli dei nostri soci pubblicati sui giornali italiani

Viva le stelle europee, ma stiamo attenti a non inciampare nei buchi neri.

Viva le stelle europee, ma stiamo attenti a non inciampare nei buchi neri.

Si mettano pure tante stelle europee sulle nostre bandiere. Ma facciamo attenzione a quanti vogliono far passare per stelle quelli che in realtà sono buchi neri: in cui finirebbero inghiottiti bandiere, noi e perfin l’Europa. Alcuni buchi neri sono in circolazione da tempo: uno si chiama Transfer Union. “Nicht in meinem Leben”, non succederà finché vivo, aveva detto la Merkel, e noi le auguriamo lunga vita. Non pensava all’AfD, che, se c’era, era fuori dal Bundestag; pensava alla CDU-CSU, che allora era un blocco senza crepe. Mutualizzazione dei debiti, eurobond, fondo di garanzia dei depositi sopra i 100.000 € prima che le nostre banche abbiano ridotto gli NPL e l’esposizione al rischio sovrano della Repubblica, manderebbero a pezzi il consenso che in Germania c’è ancora per l’Europa (e a casa il politico che lo proponesse). Senza contare che c’è un giudice a Karlsruhe.

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Il vero interesse strategico di Sparkle

Il vero interesse strategico di Sparkle

Che cosa si intende quando si dice che Sparkle, la società di TIM che gestisce comunicazioni a lunga distanza, è di “importanza strategica”? In un senso tecnico giuridico la normativa definisce strategiche le “reti di telecomunicazioni di proprietà del Ministero dell’interno, destinate ad essere impiegate nelle attività di tutela dell’ordine e sicurezza pubblica, nonché di difesa civile”, e le attività consistenti “nello studio, la ricerca, la progettazione, lo sviluppo, la produzione, l’integrazione e il sostegno al ciclo di vita, ivi compresa la catena logistica” di una serie di “sistemi e apparati”, che spettano ai Ministeri competenti: cose tutte che non hanno nulla a che fare, né con TIM in generale, né con Sparkle in particolare.

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Dove casca il dirigismo della Rete by Bassanini a favore di Vivendi

Dove casca il dirigismo della Rete by Bassanini a favore di Vivendi

Certo, non c’è il due senza il tre. Certo, omne trinum est perfectum. Ma la Santissima Trinità delle reti proprio no. Più che una bestemmia, è un’eresia: la rete telefonica non potrà mai “procedere” da quella elettrica e del gas, per la sostanziale natura che da quelle la differenzia. Infatti, mentre l’energia elettrica è prodotta in centrali, il gas viene estratto da pozzi, e l’una e l’altro trasportati agli utilizzatori finali, in una rete telefonica i prodotti - voce e dati –sono creati dai clienti che se li scambiano tra loro. La rete fisica - rame, cavo, fibra, ponti radio, centraline- è una cosa distinta dalla rete logica che, tramite calcolatori e programmi software, assicura che la comunicazione sia spacchettata all’origine, convogliata e reimpacchettata a destinazione senza errori.

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Una lunga estate calda

Una lunga estate calda

Siamo nel mezzo di una lunga estate calda. Non con riferimento alle condizioni atmosferiche o climatiche, ma alla situazione politica e ai suoi effetti sull’economia. A fine giugno, il rapporto del Centro studi Confindustria e quello di Assolombarda hanno indicato che si sta uscendo dalla crisi e che la crescita del Pil potrebbe toccare l’1,3%: Dieci anni fa, ciò era considerato come il tasso naturale di crescita di un Paese dalla dinamica demografica e dalla struttura produttiva dell’Italia.

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Se flessibilità è sinonimo di realismo

Se flessibilità è sinonimo di realismo

Finalmente dalla Commissione UE sembra emergere un’apertura all'invito di Padoan e altri tre ministri finanziari dell’Eurozona (Francia, Spagna, Portogallo) a riflettere criticamente sulla “fallacia del metodo di calcolo del deficit strutturale” che in base al Fiscal Compact dovrebbe misurare quanto il singolo paese rispetta o non rispetta la disciplina promessa (lettera del 4 maggio al vicepresidente Dombrovski e al commissario Moscovici).

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La privatizzazione degli incendi

La privatizzazione degli incendi

Canadair ed elicotteri sono di sette aziende private, oggi indagate per aver fatto cartello e tenuto i prezzi alti. Ci sono molti buoni motivi perché i servizi pubblici essenziali siano gestiti direttamente dal settore pubblico, e soprattutto è falso, anche dal punto di vista teorico, che appaltandoli ai privati si risparmia.

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La rete e gli errori della politica

La rete e gli errori della politica

"Aver privatizzato le rete” telefonica è stato un errore: è davvero questa la posizione del Governo, come afferma il sottosegretario Antonello Giacomelli? E, in questo caso, che cosa intende fare? Proporre la costituzione di una commissione d’inchiesta? A rispondere di tale errore, non potendo chiamare l’allora Ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi, chiamerà a giustificarsi l’allora presidente del Consiglio Romano Prodi? L’attuale premier sta gestendo situazioni complicate su molti fronti, interni ed esteri, non credo che desideri perdere tempo a riscrivere i libri di storia.

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