• giovedì , 28 Novembre 2024

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Gli articoli dei nostri soci pubblicati sui giornali italiani

FINANZA/ Gli effetti collaterali del caos Bankitalia sui mercati

FINANZA/ Gli effetti collaterali del caos Bankitalia sui mercati

Oggi i mercati potrebbero dare primi segni concreti delle reazioni del mondo finanziario internazionale a quanto avvenuto la settimana scorsa in materia di nomine ai vertici della Banca d'Italia. Una decina di giorni fa, prima che scoppiasse il "pasticciaccio brutto su palazzo Koch", si era espressa Moody's in modo poco lusinghiero: il rating sui nostri titoli di Stato restava un BBA2 e l'outlook era negativo. Si dovranno ora esprimere Fitch, Standard & Poor's e Dagong. Dopo le vicende degli ultimi giorni c'è poco da stare allegri.

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Anche la web tax è un’insana idea: lettera

Anche la web tax è un’insana idea: lettera

Da fonti cinesi solitamente molto attendibili e con informazioni di prima mano apprendiamo che le autorità cinesi stanno osservando con crescente attenzione il continuo aumento delle importazioni di prodotti stranieri in Cina. Oltre alle automobili tedesche, sono ora finite sotto la lente delle autorità cinesi le importazioni di macchine utensili italiane.

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E’ l’ora dello Stato catalizzatore

E’ l’ora dello Stato catalizzatore

“Finalmente l’Europa s’è desta” scriveva su questo giornale Adriana Cerretelli commentando il rapporto Juncker sullo stato dell’Unione. In realtà, almeno a parole, da quasi un decennio la Commissione Europea produce documenti che esortano gli Stati membri a disegnare politiche di sviluppo industriale nell’ottica di Horizon 2020, sempre più imperniate sulla digitalizzazione di industria e servizi per un rilancio dell’industria manifatturiera.

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Che cosa nascondono le nuove regole Bce sulle sofferenze bancarie

Che cosa nascondono le nuove regole Bce sulle sofferenze bancarie

La autorità di vigilanza della Banca centrale europea hanno varato una bozza di aggiornamento al regolamento sul trattamento dei Non Performing Loans (NPL), ossia sofferenze di varia grado e tipo. La bozza è, quindi, ancora un elemento di discussione con le parti interessate. E’ fuor di dubbio che, data la materia, necessita un dibattito al Parlamento Europeo (PE) prima di diventare operativa, come ha correttamente sottolineato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

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Graziano Delrio: digiuno o prove di Ramadan?

Graziano Delrio: digiuno o prove di Ramadan?

Il ministro Graziano Delrio ha deciso di partecipare alla "staffetta del digiuno" allo scopo di sollecitare l’approdo in Aula, al Senato, del disegno di legge sullo ius soli. Da persona perbene ha voluto ridimensionare il sacrificio, senza volersi paragonare ai "grandi digiunatori" della storia. Anche perché – vedendolo così emaciato – c’è da pensare che, per lui, il digiunare sia piuttosto frequente. Ma se non è uno sciopero della fame con tutti i crismi come possiamo definire questa iniziativa? Considerando l’obiettivo che si propone (e a favore di chi) potremmo chiamarla "prove di Ramadan".

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Viva le stelle europee, ma stiamo attenti a non inciampare nei buchi neri.

Viva le stelle europee, ma stiamo attenti a non inciampare nei buchi neri.

Si mettano pure tante stelle europee sulle nostre bandiere. Ma facciamo attenzione a quanti vogliono far passare per stelle quelli che in realtà sono buchi neri: in cui finirebbero inghiottiti bandiere, noi e perfin l’Europa. Alcuni buchi neri sono in circolazione da tempo: uno si chiama Transfer Union. “Nicht in meinem Leben”, non succederà finché vivo, aveva detto la Merkel, e noi le auguriamo lunga vita. Non pensava all’AfD, che, se c’era, era fuori dal Bundestag; pensava alla CDU-CSU, che allora era un blocco senza crepe. Mutualizzazione dei debiti, eurobond, fondo di garanzia dei depositi sopra i 100.000 € prima che le nostre banche abbiano ridotto gli NPL e l’esposizione al rischio sovrano della Repubblica, manderebbero a pezzi il consenso che in Germania c’è ancora per l’Europa (e a casa il politico che lo proponesse). Senza contare che c’è un giudice a Karlsruhe.

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Il vero interesse strategico di Sparkle

Il vero interesse strategico di Sparkle

Che cosa si intende quando si dice che Sparkle, la società di TIM che gestisce comunicazioni a lunga distanza, è di “importanza strategica”? In un senso tecnico giuridico la normativa definisce strategiche le “reti di telecomunicazioni di proprietà del Ministero dell’interno, destinate ad essere impiegate nelle attività di tutela dell’ordine e sicurezza pubblica, nonché di difesa civile”, e le attività consistenti “nello studio, la ricerca, la progettazione, lo sviluppo, la produzione, l’integrazione e il sostegno al ciclo di vita, ivi compresa la catena logistica” di una serie di “sistemi e apparati”, che spettano ai Ministeri competenti: cose tutte che non hanno nulla a che fare, né con TIM in generale, né con Sparkle in particolare.

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