• sabato , 23 Novembre 2024

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Gli articoli dei nostri soci pubblicati sui giornali italiani

L’autonomia differenziata e i limiti della riforma del Titolo V

L’autonomia differenziata e i limiti della riforma del Titolo V

Il dibattito sull’autonomia differenziata è focalizzato sulle conseguenze che essa avrebbe sugli squilibri territoriali. In effetti, il tentativo di dare attuazione al terzo comma dell’art. 116 mette in luce una contraddizione della riforma costituzionale del 2001. Da un lato, nell’art. 117, è enfatizzata l’uniformità delle prestazioni (livelli essenziali da garantire su tutto il territorio nazionale); dall’altro, nell’art. 119 si individuano come principale forma di finanziamento degli enti territoriali «compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio» (in luogo di semplici trasferimenti dal bilancio dello Stato), con un’assimilazione al regime da sempre in vigore per le Regioni a statuto speciale (in quel caso con aliquote di comparteci- pazione che arrivano al cento per cento). Un regime la cui generalizzazione sarebbe insostenibile.

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Meloni batta un colpo

Meloni batta un colpo

Dal 18 al 19 settembre, le Nazioni Unite terranno l’incontro quadriennale di alto livello finalizzato a valutare lo stato di attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta nel 2015 e che si basa su 17 obiettivi e 169 target di carattere economico, sociale, ambientale e istituzionale che ogni Stato si è impegnato a conseguire entro la fine di questa decade.

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Infrastrutture, perché è necessario programmare senza continui salti

Infrastrutture, perché è necessario programmare senza continui salti

In Italia manca da molto tempo una pianificazione del sistema infrastrutturale basata su una visione sistemica, di lungo periodo, tecnicamente fondata e democraticamente validata. Eppure, la legislazione passata e quella vigente, sia di origine nazionale che europea, impone l’obbligo di predisporre un numero molto elevato di Piani settoriali.

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L’accordo sui migranti è soltanto un palliativo

L’accordo sui migranti è soltanto un palliativo

L’enfasi dell’accordo continua ad essere rappresentato dalla difesa delle frontiere, dai rimpatri e dal contenimento dei flussi dei migranti nei paesi di origine o di transito. La presenza ormai radicata di immigrati in quasi tutti i paesi genera processi di attrazione per i ricongiungimenti familiari, per fenomeni di attrazione e per processi di contiguità.

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LE IMPOSTE SUI PROFITTI NELLA EVOLUZIONE RECENTE (1990-2020) DELLE ECONOMIE SVILUPPATE

LE IMPOSTE SUI PROFITTI NELLA EVOLUZIONE RECENTE (1990-2020) DELLE ECONOMIE SVILUPPATE

Le imposte sui profitti (il prelievo commisurato agli utili delle imprese) sono state uno dei pilastri dei sistemi tributari per buona parte del XX secolo, insieme principalmente all’imposta personale progressiva sul reddito e alla imposta generale sulle vendite, con motivazioni condivise in pressoché tutte le democrazie economicamente sviluppate, non tanto per la quota di spesa pubblica finanziabile con tale tipo di prelievo, ma piuttosto per ragioni di efficienza (se sono serviti a intaccare “rendite” o a favorire investimenti per la crescita) e di equità (per la possibilità di evitare, attraverso apposite tecniche, che i percettori degli utili delle imprese non pagassero tributi o non li sopportassero in ragione progressiva, come gli altri contribuenti).

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IMPRENDITORI E SCUOLA

IMPRENDITORI E SCUOLA

Il lettore di questo articolo non ha certo bisogno che gli si ricordi l’importanza dell’investimento in capitale umano. La metafora stessa tende a suggerire che le competenze sono qualcosa che si accumula. Per farlo, nulla di meglio che passare molti anni sui banchi di scuola.

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