• giovedì , 13 Marzo 2025

articoli

Gli articoli dei nostri soci pubblicati sui giornali italiani

Piano Mattei, perché serve una politica euro-mediterranea

Piano Mattei, perché serve una politica euro-mediterranea

La collaborazione tra privato e pubblico in un quadro euro-mediterraneo, con l’assunzione pubblica di una parte dei rischi di investimento a fronte delle forti condizioni di incertezza presenti nei Paesi africani, può essere la strada vincente per il successo del Piano Mattei. Il commento di Luigi Paganetto, presidente della Fondazione Economia Tor Vergata

Leggi tutto

Le nuove scuole / La scommessa dei giovani sul made in Italy

Le nuove scuole / La scommessa dei giovani sul made in Italy

Prende avvio, in questi giorni, il liceo del made in Italy, un nuovo indirizzo didattico della scuola secondaria di secondo grado. È una novità significativa per il sistema di istruzione che, nonostante continue modifiche parziali e regolamentari, è rimasto sostanzialmente immutato nella sua struttura fondamentale. Novità anche perché rientra in una serie di misure volte a promuovere e tutelare le eccellenze produttive italiane.

Leggi tutto

India e G20

India e G20

In un articolo su Foreign Affairs del 18 aprile 2023, Nirupama Rao (già ministro degli esteri dell’India, ambasciatore in Cina e negli Usa) provava a spiegare perché i paesi del “Sud globale” sono sempre meno disposti ad allinearsi con gli Usa contro la Cina o la Russia nel grande gioco degli interessi geopolitici che non sembrano affrontare le grandi sfide epocali (clima, pandemie, malnutrizione, lotta al terrorismo, predominio tecnologico, disuguaglianze storicamente senza precedenti fra popolazioni ricche e povere).

Leggi tutto

Patto di stabilità, le nuove regole (tra discrezionalità e sostenibilità) analizzate da Paganetto

Patto di stabilità, le nuove regole (tra discrezionalità e sostenibilità) analizzate da Paganetto

Le nuove regole nascono dalla volontà di rispondere alle generali critiche di rigidità ed austerità legate al Patto sospeso fino ad oggi. A posteriori rimangono in piedi le osservazioni di chi ha fatto subito notare che la scelta di affidare alla Commissione la determinazione della traiettoria di riduzione del debito nei 4-7 anni in base alla sua sostenibilità, consegna una forte discrezionalità.

Leggi tutto