La settimana scorsa, mentre il Presidente del Consiglio chiamava ingenerose e scoraggianti le previsioni economiche relative all’Italia della Commissione europea, e uno dei suoi vice le tacciava di essere farlocche, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, ha rilasciato, con il suo abituale sorriso, un’ampia intervista a Il Sole 24 Ore per rassicurare il colto e l’inclito che non si ridurranno tasse e imposte in deficit.
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Gli articoli dei nostri soci pubblicati sui giornali italiani
Bassa crescita, lavoro e territori
Nel periodo 2000-17 l’Europa Occidentale (d’ora in avanti EO) ha registrato dei tassi di crescita bassissimi con una significativa decelerazione rispetto ai decenni precedenti
Anche nel web sarà il mercato a fermare i monopoli
Minitel funzionava nel 1981, il primo uso privato di Internet è di dieci anni dopo. La Programma 101 dell’Olivetti è del 1965, il personal IBM di dieci anni dopo, il Mac quasi di venti.
Se il manifatturiero cambia pelle la produttività torna a crescere
C’è una notizia molto interessante, in questi giorni dominati dall’euroscetticismo di alcuni e dal diffuso pessimismo sulla crescita zero del paese: da 10 anni l’industria manifatturiera italiana non è più in ritardo nella crescita della produttività rispetto a Germania e Francia.
L’eccesso di solidarietà che nuoce alla UE
Tutte le formazioni politiche che si presenteranno alle elezioni di maggio hanno «Europa» nel loro programma. I seguaci di Emma Bonino l’hanno perfino nel nome, “Più Europa”, secco, senza condizionali. Gli altri invece vogliono l’Europa sì, «ma un’Europa diversa», differenziando, secondo la propria natura, le auspicate “diversità”.
Che cosa penso dei supertrumpisti. L’opinione di Cazzola
L’opinione dell’editorialista Giuliano Cazzola, blogger di Start Magazine
I NUMERI/ Le cifre che smontano reddito di cittadinanza e Decreto dignità
Non è un pesce d’aprile, ma un duro richiamo. A farlo è l’Ocse, l’organizzazione dei Paesi industrializzati, che nel suo ultimo rapporto prende di mira il decreto ormai convertito in legge recante le due misure “identitarie” del Governo giallo-verde (il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni).
CHI STA CERCANDO UNA STAMPELLA?
Italia e Cina: chi può essere la stampella di chi? Ossia chi si aspetta maggiori guadagni dalla più stretta interazione finanziaria e commerciale tra i due Paesi? In Italia, e non solo, si auspica una vera apertura del grande mercato cinese made in Italy, al diritto di stabilimento delle nostre aziende e anche all’acquisto di titoli del nostro debito pubblico.
UN RITORNO AL PASSATO
Il modo migliore per misurare i benefici e i costi di accordi con la Cina che riguardano commercio e proprietà intellettuale come quelli della 'Via della Seta' consiste nello studiare la saggistica economica cinese. C’è un saggio di due economisti di rango HanWei Liu e Si-Wei Lu che sarà in libreria in maggio.
Come collegare stabilità e crescita
Il problema centrale che va risolto in Europa è come collegare stabilità monetaria e finanziaria alla crescita reale e all’occupazione. Il risparmio europeo è piuttosto abbondante, ma in parte resta inutilizzato per l’esistenza di asimmetrie e instabilità presenti sul mercato finanziario europeo, che riducono anche l’efficacia della politica monetaria.