Uno stimolante articolo di Marco Bentivogli e Alfonso Fuggetta (Sole24Ore del 20 giugno) offre lo spunto per riprendere una riflessione critica sul Piano Industria (Impresa) 4.0, dopo quasi due anni di lento (deludente?) decollo delle sue due leve organizzative: l’ampia rete dei DIH (Digital Innovation Hubs) basata sulle rappresentanze territoriali di Confindustria e Unioncamere e la rete nazionale dei CC (Competence Centres) che fa capo a gruppi di università variamente dislocate nel paese.
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Gli articoli dei nostri soci pubblicati sui giornali italiani
Consigli per cambiare l’Italia
La riforma della giustizia è imprescindibile, ma è la più difficile. Meglio cimentarsi con cose che non riguardino la pubblica amministrazione come la produttività delle imprese e gli investimenti in infrastrutture. A cominciare dalla scuola
Piddini e Dignità sempre più lontani
Essere contrari a ciò che prevede il “Decreto dignità”, che aveva posto un timidissimo e parziale limite all’abuso dei contratti precari, è ovviamente del tutto legittimo. Ciò che invece fa perdere la dignità, e non solo quella del nome del decreto, è motivare l’obiettivo di sospenderlo per molto tempo (con il chiaro intento di abolirlo) ignorando i fatti, o addirittura falsandoli clamorosamente.
Il cambio di passo è una retromarcia
A sentire le dichiarazioni del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ma anche – ahimè – del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, non vengono dubbi sulla direzione del “cambio di passo” che era stato invocato dal segretario del Pd Nicola Zingaretti: si tratta di una retromarcia, i passi sono all’indietro.
In Borsa c’è voglia di superpoteri
Esiste in molti paesi, da quelli Scandinavi agli Usa, dal Giappone alla Francia. Molti hanno deciso di introdurlo, come Spagna, Belgio e Cina, e perfino la Gran Bretagna ci sta pensando.
La globalizzazione resisterà (ma con regole da aggiornare)
“L’attuale era della globalizzazione non è finita ma sta in cattiva salute” titolava un editoriale del Financial Times dello scorso 25 maggio. Oggi l’orizzonte previsivo è oscurato dalla pandemia che ha provocato e ancora in parte provoca diffuse paralisi nella produzione e nei trasporti internazionali.
La Via della Seta inciampa in Africa e frana in Asia Centrale. Ecco perché
Proteste cosacche contro Pechino per un interporto di 275 milioni di dollari che sarebbe stato uno snodo essenziale della Via della Seta. La Cina ha replicato affermando che a causa della recessione mondiale dovrà rinegoziare gli acquisti di gas naturale da Kazakhstan, Turkmenistan, e Uzbekistan. E poi c'è il fronte aperto dello Xinjiang
L’Ue e Conte svelano il bluff del Governo
di Giuseppe Pennisi Gli aiuti “europei”, a valere sul Next Generation EU, arriveranno, anche e soprattutto perché è interesse precipuo della Repubblica federale tedesca che l’Unione europea e, principalmente, l’unione monetaria, non si sfaldino. È presto per prevedere quale sarà la ...
Il riscatto di Christine
Aveva iniziato il suo mandato alla presidenza della Bce in modo pessimo, con una dichiarazione disastrosa, tanto da sembrare inadeguata al compito. Ma bisogna riconoscere che in seguito Christine Lagarde ha riscattato quel brutto esordio.
Visco: ecco come ce la possiamo fare
di Paola Pilati Una carezza e un pugno. La carezza di Ignazio Visco nel suo messaggio annuale in occasione dell’assemblea di bilancio della Banca d’Italia è l’incoraggiamento riguardo alle potenzialità del paese, alle sue capacità e risorse sia fisiche che ...