• domenica , 23 Febbraio 2025

Economia internazionale

Gli articoli di Economia internazionale pubblicati dai nostri soci sui giornali italiani

Titoli di Stato e Alitalia: la Cina vuole fare affari è difficile che intervenga

Titoli di Stato e Alitalia: la Cina vuole fare affari è difficile che intervenga

Vi ricordate 'La Cina è vicina', un film di Marco Bellocchio che vinse il Leone d’Argento al Festival di Venezia 1967? Ritorna di tanto in tanto in televisione ed è una bonaria satira dei 'maoisti' nostrani negli anni della contestazione, un periodo che non ho vissuto, almeno nei modi in cui è stato declinato in Italia perché studiavo e lavoravo negli Stati Uniti.

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Le barriere agli scambi saranno poco dannose solo se avanza la crescita

Le barriere agli scambi saranno poco dannose solo se avanza la crescita

L’alluminio e l’acciaio rappresentano il 2% delle importazioni americane. Sotto questo profilo, gli aumenti dei dazi su questi prodotti non sarebbero tali da sconvolgere il commercio internazionale. In epoca relativamente recente, Nixon, Reagan, (George W) Bush ed Obama vinsero le loro campagne elettorali innalzando vessilli protezionisti.

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I costi ed i benefici dei regali per Natale e per la Befana

I costi ed i benefici dei regali per Natale e per la Befana

Quali saranno le spese di Natale ed Epifania 2017 in Italia e in Europa? Gli italiani sono terzi tra i top spender europei. Lo conferma la ricerca Deloitte Xstmas Spending giunta alla sua ventesima edizione. Anche quest’anno Deloitte ha effettuato un sondaggio tra oltre 8.000 consumatori di dieci Paesi – compresa l’Italia – per stimarne le spese natalizie.

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Cosa cambia per noi dopo la riforma fiscale negli Usa?

Cosa cambia per noi dopo la riforma fiscale negli Usa?

Esattamente venti anni fa, in una raccolta di saggi sulla “disoccupazione di fine secolo”, pubblicata dall’editore Bollati Boringhieri, un economista italiano non certo contiguo al centrodestra, e allora vicedirettore generale della Banca d’Italia, Pierluigi Ciocca, aveva, con preveggenza, messo il dito sull’aspetto chiave dell’economia mondiale del ventunesimo secolo: la Vecchia Europa (con una pressione fiscale sul 45%) del Pil è costretta a competere con Usa e Canada (la cui pressione fiscale è sul 30% del Pil) e con Paesi asiatici (la cui pressione fiscale non sfiora il 15% del Pil).

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