Ora anche coloro che credevano che il 2020 sarebbe stato un anno di ripresa, complice il 'cigno nero' del Coronavirus, vedono all’orizzonte una nuova recessione mondiale. Che potrebbe a questo punto iniziare verso la metà dell’anno (in alcuni Paesi anche a prima) a ragione del forte rallentamento della Cina ed, in Europa, di Paesi come la Germania che hanno tradizionalmente una funzione trainante.
Economia internazionale
Gli articoli di Economia internazionale pubblicati dai nostri soci sui giornali italiani
Rivale e partner, il dualismo della Cina
Un provocatorio e – come sempre – graffiante articolo di Thomas L. Friedman sul New York Times del 28 novembre segnala il timore che le tensioni diplomatico-commerciali USA-Cina, culminate lo scorso maggio nell’inserimento del gigante elettronico Huawey nella “Entity list” USA dei sorvegliati speciali in materia di sicurezza digitale e rischio di spionaggio, preparino la costruzione di un “secondo muro di Berlino digitale”.
Caro governo italiano, la via della Seta è un labirinto. L’analisi del prof. Pennisi
Secondo diversi studi, con la Via della Seta la Cina mira a spostare ad oriente il potere economico. Cosa farà il ministro degli Esteri Luigi Di Maio? L'analisi di Giuseppe Pennisi
La battaglia delle diseguaglianze passa da equità fiscale e scuola
Il tema delle crescenti disuguaglianze mondiali nella distribuzione del reddito e della ricchezza è rapidamente scomparso dall’agenda del recente G7 a Biarritz, ma nei prossimi vertici tra i cosiddetti grandi della terra non tarderà a riaffacciarsi, tanto più se si aggraveranno i timori di una prossima recessione mondiale.
LA LUNGA QUERELLE TRA FISCALISTI E MONETARISTI
I mercati si aspettavano quanto la Banca centrale europea ha deliberato quasi alla vigilia del cambio di Presidente. Lo mostra chiaramente la reazione molto positiva delle Borse.
Chi ha vinto (e chi ha perso) nel risiko europeo delle nomine
Ha vinto l’asse franco–tedesco che si è assicurato le posizioni chiave, mentre ha perso il federalismo che da tempo puntava su un approccio elettivo. Il commento di Giuseppe Pennisi
La Germania mal guidata rischia il declino
Investimenti al minimo storico nonostante i tassi negativi sul debito e l’enorme surplus dei conti esteri. Eppure, secondo centri studi come Bruegel e Centre for European Reform, ce ne sarebbe bisogno, nelle infrastrutture e nel sistema educativo. E servirebbero a far stare meglio i tedeschi, che punendo alle elezioni i partiti di governo hanno mostrato il malessere per il numero crescente di lavoratori con bassi salari.
Sovranisti ed europeisti
Una premessa. Da oltre venti anni i singoli stati nazionali europei hanno perso “sovranità” in almeno cinque campi: Difesa-sicurezza-immigrazione, Politica estera, Grandi investimenti in infrastrutture materiali e immateriali, Energia, Alta ricerca tecnologica e Alta formazione di capitale umano.
Che cosa penso dei supertrumpisti. L’opinione di Cazzola
L’opinione dell’editorialista Giuliano Cazzola, blogger di Start Magazine
CHI STA CERCANDO UNA STAMPELLA?
Italia e Cina: chi può essere la stampella di chi? Ossia chi si aspetta maggiori guadagni dalla più stretta interazione finanziaria e commerciale tra i due Paesi? In Italia, e non solo, si auspica una vera apertura del grande mercato cinese made in Italy, al diritto di stabilimento delle nostre aziende e anche all’acquisto di titoli del nostro debito pubblico.