L’arma dei dazi, che Trump ha sfoderato appellandosi ai pieni poteri che la legge federale del1977 IEEPA (International Emergency Economic Powers Act) conferisce al presidente in presenza di un’emergenza per la sicurezza nazionale , potrà forse essere in parte la classica pistola che Trump poggia sul tavolo finalizzata ad estorcere condizioni ancora più vantaggiose per i manufatti che gli Usa scelgono di importare dai paesi fornitori a basso costo, a cominciare dalla Cina, ma anche dall’Europa (D.Taino, Corsera 10.02).
Economia internazionale
Gli articoli di Economia internazionale pubblicati dai nostri soci sui giornali italiani
L’Ue farà a meno dell’America? Sì, e va bene così
Uno dei portati dell'uragano Trump è che per l'Europa si apre la prospettiva di una maggiore autonomia economica e politica a cominciare dai capitoli della difesa e del disarmo
Il paradosso dei dazi americani Un boomerang per gli Usa
Dobbiamo aver paura delle minacce di Donald Trurnp di mettere dazi su tutti i paesi? Certamente sarebbe un danno per tutti, ma alla fine i più penalizzati potrebbero essere proprio gli Usa, i quali finirebbero per fare la stessa fine che ha fatto la Gran Bretagna dopola Brexit, che paga un prezzo esorbitante per la sua pretesa di riconquistare una mal compresa autonomia nazionale.
Gli squilibri cinesi e l’arma dei dazi
Passato un quarto di secolo dall’ingresso della Cina nella WTO (11 dicembre 2001), tornando alla Casa bianca Trump non avrà vita facile nel declinare il suo MAGA nei confronti della Cina, il cui rapidissimo avanzamento come rivale geopolitico (non chiamiamolo “nemico”!) continua a sorprendere il mondo.
L’imprevedibile Trump e l’arma dei dazi
Mancano poche settimane all’insediamento del governo Trump-2, col favore della Corte Suprema (già pesantemente condizionata dalla composizione dei suoi membri segnata dalle nomine di Trump-1), che su richiesta del procuratore speciale Jack Smith si prevede archivierà le 34 accuse pendenti su frodi di massa durante le elezioni del 2020, falso in bilancio e aggressione sessuale.
L’inefficacia delle sanzioni alla Russia
Viviamo sempre più in tempi di guerra dentro i confini dell’Europa e del Medio Oriente e il pubblico continua a chiedersi se le sanzioni da tempo imposte alla Russia dall’Occidente siano un’arma spuntata per fermare la guerra e favorire la pace.
Trump Presidente conviene all’Europa, ecco perché
di Bruno Costi Dal rapporto rapace con le donne a quello con il fisco, dalla violenza verbale a quella istituzionale ci sono molte ragioni per detestare l’uomo e il candidato Donald Trump. Ma al di là dell’uomo e del candidato ...
Il ruolo dei Brics e l’antidoto al mondo anti-Occidente
Forse mai come oggi le Nazioni Unite sono apparse così appannate e impotenti nel gestire una fase di storia del dopoguerra dominata da venti di guerra, minacce nucleari, terrorismo, crisi dei partiti moderati, dilagare di istanze illiberali e populiste nel cuore delle democrazie liberali.
LA NUOVA COMMISSIONE UE ALLA SVOLTA PER IL RILANCIO ECONOMICO
Compito prioritario della nuova compagine della Commissione Europea è definire un’efficace strategia per rilanciare l’avanzamento della sua economia verso alti traguardi di crescita, competitività, leadership tecnologica, decarbonizzazione e sicurezza, facendo tesoro dei due rapporti rispettivamente di Letta sul mercato unico e di Draghi sul futuro della competitività.
I sei passi che deve fare l’Europa per tornare competitiva. Scrive Paganetto
Il Gruppo dei 20, nel volume appena pubblicato da Link UP, ribadisce la necessità di rimediare al ritardo di crescita e produttività dell’Europa. Ma non basta. Occorre una svolta nella direzione di uno sviluppo sostenibile. Il commento del presidente del Gruppo, Luigi Paganetto