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Borsa ad alta tensione, Btp ancora giù

Per il piccolo risparmiatore comprare bond adesso a tassi piuttosto alti potrebbe essere molto conveniente.Giuseppe Vegas, presidente Consob Milano recupera, poi cede lo 0,70%. Lo spread oltre quota 400 punti, più di Madrid Francoforte e Londra. Peggio i listini di Francoforte e Londra con perdite superiori al 2,7% La crescita Passera: non possiamo aspettare due mesi per lanciare nuove misure per la crescita.
Il crollo delle Borse asiatiche segna l’ avvio di un’ altra giornata di tensione sui mercati. Iniziata sotto la bufera e poi finita nel segno della prudenza e dell’ attesa. L’ attesa per la pausa del fine settimana e per possibili nuove mosse della Bce. Il tutto in uno scenario di grande fermento, in cui si sono mossi tutti i capi di Stato e di governo, in Europa e in Usa, nel tentativo di frenare l’ avanzare della crisi sotto il generale timore di un ritorno della recessione. In Italia, dove il premier Silvio Berlusconi decide di parlare in serata a borse chiuse, gli scossoni sono più forti che altrove: Piazza Affari incappa nuovamente in un tilt dei listini e dopo aver aperto con un ribasso superiore al 3%, tenta il rimbalzo sulla scia dei positivi dati dell’ occupazione Usa. Gli riesce, arriva a guadagnare l’ 1,95% ma poi ripiega nuovamente e chiude in flessione, a 0,70%. Insomma un andamento da mal di mare. Decisamente peggio vanno le altre Borse con Francoforte che perde il 2,78%, Londra che cede il 2,71% e Parigi l’ 1,26%. Wall Street apre in forte ribasso ma poi gira in positivo. Più sofferto l’ andamento del Btp decennale, che in mattinata vede schizzare in alto fino a toccare quota 416 punti il suo differenziale di rendimento col Bund tedesco di uguale durata. Supera anche lo spread dei titoli spagnoli creando allarme nelle tesorerie delle banche, ma anche in Banca d’ Italia e al Tesoro: i Btp sono al 6,23% i Bonos iberici al 6,18%. Il sorpasso c’ era già stato sui titoli biennali, ma sui decennali non accadeva dall’ aprile del 2010. Poi però prevalgono i riposizionamenti tecnici, le vendite frenano e lo spread si restringe a 368 punti per poi aumentare di nuovo e chiudere a 383 punti base. In miglioramento rispetto alla giornata prima. L’ euro chiude in rialzo a 1,4283 dollari. Sul mercato c’ è chi guarda verso la Banca d’ Italia come possibile acquirente per frenare la caduta. Sugli scambi di titoli italiani influiscono per tutta la durata delle contrattazioni i rumors su un possibile cambio di rotta della Bce, che giovedì ha respinto, per l’ opposizione dei tedeschi ma non solo, l’ ipotesi di allargare il programma di acquisto dei titoli già utilizzato per Grecia, Irlanda e Portogallo anche a Spagna e Italia. Ma che, dicono ancora le voci che circolano tra gli investitori, potrebbe tornare sui suoi passi cercando di ammorbidire le resistenze se l’ Italia varasse alcune riforme importanti. Eurotower non commenta e, anzi, trapela il fastidio del presidente Jean-Claude Trichet di fronte ai tentativi di portare allo scoperto le scelte di acquisto della Banca centrale europea. All’ Italia servono «misure adeguate per stimolare la crescita», ma i fondamentali del Paese «sono solidi» e «la perdita di fiducia mostrata dal mercato non ha basi economiche reali», ha detto ieri l’ amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera. Mentre per l’ amministratore delegato di Generali Giovanni Perissinotto «le turbolenze dei mercati degli ultimi giorni stanno mettendo in pericolo la Ue e finora non c’ è stata una risposta forte da parte delle autorità», ha detto esortando in particolare la Bce «a intervenire in modo deciso». L’ Europa, ha aggiunto, «rischia seriamente di frammentarsi e ogni stato membro deve fare il possibile per scongiurarlo; se vogliamo una vera Unione Europea dobbiamo muoverci in modo coordinato».

Fonte: Corriere della Sera del 6 agosto 2011

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