La nuova situazione geopolitica, che ha mutato profondamente il processo di globalizzazione, mostra gli enormi limiti di un’Unione nata un trentennio fa su presupposti molto diversi. Ma le classi dirigenti europee non sembrano rendersene conto e continuano a proporre strumenti come il Mes e regole che non cambiano la logica del passato
Come cambiare le regole europee
L’Unione europea ha aperto una consultazione pubblica sulla riforma delle regole che si è data da Maastricht in poi. Con la pandemia sono state sospese e così resteranno anche nel 2022, ma nel 2023 si prevede di riattivarle. Non esattamente le stesse: anche se c’è ancora chi vorrebbe rispristinarle tali e quali – e questo la dice lunga sulla capacità di comprensione delle dinamiche economiche di una parte della cosiddetta “classe dirigente” – la maggioranza ha finalmente capito che quelle regole hanno funzionato male, per usare un gentile eufemismo
Ma guarda, con più deficit il debito cala
Quest’anno il disavanzo dei conti pubblici sarà al 9,4% e resterà alto anche nei prossimi due. Eppure, come ci dicono le cifre del governo, il rapporto debito/Pil scenderà. E’ una dimostrazione di quanto siano state sbagliate le politiche europee e le regole – ora sospese – che le prescrivevano. Ma non è detto che questo basterà a farle cambiare
Fmi e Unctad rottamano le teorie liberiste
Sotto i duri colpi dell’andamento dell’economia reale stanno cadendo uno a uno tutti i caposaldi delle teorie economiche liberiste che hanno dominato a partire dalla fine degli anni 70 del secolo scorso.
Lo “scandalo” Tridico e i sepolcri imbiancati
L’indignazione che si è scatenata sulla retribuzione fissata per il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, richiama l’immagine evangelica dei “sepolcri imbiancati”, l’invettiva usata da Gesù per denunciare l’ipocrisia di scribi e farisei.
Piddini e Dignità sempre più lontani
Essere contrari a ciò che prevede il “Decreto dignità”, che aveva posto un timidissimo e parziale limite all’abuso dei contratti precari, è ovviamente del tutto legittimo. Ciò che invece fa perdere la dignità, e non solo quella del nome del decreto, è motivare l’obiettivo di sospenderlo per molto tempo (con il chiaro intento di abolirlo) ignorando i fatti, o addirittura falsandoli clamorosamente.
Il cambio di passo è una retromarcia
A sentire le dichiarazioni del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ma anche – ahimè – del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, non vengono dubbi sulla direzione del “cambio di passo” che era stato invocato dal segretario del Pd Nicola Zingaretti: si tratta di una retromarcia, i passi sono all’indietro.
Il riscatto di Christine
Aveva iniziato il suo mandato alla presidenza della Bce in modo pessimo, con una dichiarazione disastrosa, tanto da sembrare inadeguata al compito. Ma bisogna riconoscere che in seguito Christine Lagarde ha riscattato quel brutto esordio.
Il Mes è ancora un pericolo
Il Consiglio dei capi di Stato e di governo del 23 aprile ha approvato l’accordo raggiunto dal precedente Eurogruppo, quindi anche l’utilizzo contro la crisi del Mes, il cosiddetto Fondo salva Stati, con “condizionalità leggere”, che consisterebbero solo nel limitare l’uso dei prestiti richiesti ai costi “diretti e indiretti” dell’emergenza sanitaria. Tutto sistemato, allora? Possiamo stare tranquilli? Niente affatto.