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Arriva in porto il “decreto antiscalate” Vegas:un ombrello per i risparmiatori

Il decreto antiscalate non è un provvedimento «antimercato» rassicura il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, rispondendo agli studenti dell’ Università La Sapienza di Roma, al termine di una lectio magistralis. «Anche in economia ci sono periodi di intensa pioggia in cui bisogna aprire l’ ombrello per poi richiuderlo quando torna il sole» aggiunge Vegas. Per il quale dunque il decreto – varato dal governo per contrastare la conquista della Parmalat da parte della francese Lactalis e che proprio ieri è stato approvato definitivamente dal Senato diventando legge dello Stato – «serve a evitare strappi che potrebbero condurre a operazioni di mercato nocive per risparmiatori e consumatori». Quanto alla vicenda Parmalat e all’ Opa lanciata da Lactalis, nonostante il provvedimento, Vegas aggiunge che «la realtà è più complessa rispetto alla forma». E spiega così la richiesta fatta dalla Consob alla società francese Lactalis di chiarimenti e informazioni «solitamente non previste» su «quali siano i soci, con quali soldi faccia l’ Opa e da dove vengano, cosa farà del tesoretto che Parmalat ha in pancia, cosa intenda fare degli impianti». Sono «cose non previste nel prospetto originario e che abbiamo fatto mettere nel nuovo per informare gli investitori». Più in generale, nella sua lectio magistralis, Vegas analizza i rischi derivanti dalla crisi (che «non sono ancora del tutto estinti»), sia sulla stabilità finanziaria sia sull’ economia reale e che dipendono soprattutto dalle difficoltà dei debiti sovrani di alcuni Paesi periferici come Portogallo, Irlanda e Grecia, dall’ aumento del costo delle materie prime e dalla situazione geopolitica. «Seppur sostanzialmente positive, le stime sui tassi di crescita si accompagnano ad alcuni elementi di incertezza e restano collegate all’ evoluzione di alcuni fattori di rischio che potrebbero potenzialmente avere effetti di natura sistemica sulla stabilità finanziaria e sull’ economia reale» afferma il presidente della Consob, per il quale l’ andamento dei mercati dell’ area euro «continua a rilevare tensioni persistenti». Anche perché la paura per i debiti sovrani «ha fatto sorgere timori sulle esposizioni bancarie in titoli pubblici» alimentando anche la preoccupazione «per possibili effetti di contagio». Tanto più che in aprile, spiega ancora Vegas, il differenziale dei rendimenti sui titoli di Stato greci e portoghesi rispetto a quelli tedeschi si è ampliato ulteriormente. Quanto infine alle previsioni in salita dei tassi di interesse, secondo il numero uno della Consob, è «difficile esprimere una valutazione univoca dell’ impatto sul settore bancario, sotto il profilo reddituale e patrimoniale». Il mutato scenario delle prospettive su questo fronte «costituisce, tuttavia, fonte di opportunità e rischi con cui le banche dovranno confrontarsi nel prossimo futuro.”

Fonte: Corriere della Sera del 19 maggio 2011

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