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Pensioni, perche’ non si puo’ stravolgere la riforma Fornero

Mi auguro che, quando sarà meglio definita la proposta odierna del ministro Enrico Giovannini in materia di pensioni, emerga chiaramente che si tratta di uno strumento temporaneo, meno oneroso per le casse dello Stato dei prepensionamenti e delle norme salva-esodati, rivolto a tutelare chi perde il lavoro in prossimità della pensione.
Sarebbe sbagliata – e pericolosa per la nostra credibilità internazionale – una misura di carattere generale (applicabile anche a chi il lavoro continua ad averlo ma vuole anticipare per motivi suoi il pensionamento) a modifica dei requisiti previsti dalla riforma Fornero per l’età pensionabile.
Il Paese non può tornare alla situazione precedente tale riforma quando era possibile andare in quiescenza anche in età inferiore a 60 anni grazie al canale della anzianità che, a fronte di 40 anni di contribuzione, non richiedeva alcun vincolo anagrafico.
Inoltre, prima o poi dovremo pure prendere atto che, in considerazione dei trend demografici presenti e attesi, occorrerà lavorare più a lungo ed investire quindi in interventi a favore dell’invecchiamento attivo, piuttosto che mandare in pensione persone ancora in grado di lavorare.

Fonte: Formiche.net del 21 gennaio 2014

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