Il Consiglio e il Parlamento dellUe non hanno trovato laccordo sul bilancio per il 2011. Qual è la cifra in discussione?
«Lattuale budget annuale dellUnione europea ammonta a circa 133,8 miliardi di euro, il che equivale a circa l1 per cento del Pil generato dai paesi dellUE. Se lo si vede in termine di esborsi pro capite, la quota prevede circa 235 euro per cittadino».
Quali sono gli scopi a cui la somma è destinata?
«I forzieri a dodici stelle finanziano il grosso delle politiche comuni. La posta più pesante è dedicata ai fondi strutturali per lo sviluppo, che valgono il 45 per cento del totale e vengono concessi per i processi mirati al miglioramento delle condizioni economiche delle aree meno avvantaggiate (come il Mezzogiorno dItalia). LAgricoltura prende oltre il 30 per cento, con stanziamenti pari a circa 43 miliardi di euro nel 2009. Lo sviluppo rurale incassa l11 per cento. Il 6 per cento è investito nelle spese amministrative e altrettanto serve per finanziare le attività internazionali».
Come viene finanziato il bilancio?
«Attraverso tre canali principali. Il primo è costituito dalle «risorse proprie tradizionali», generate da diritti doganali e quote sullo zucchero, ovvero dai diritti prelevati sullimportazione di prodotti dai paesi terzi e sullesportazione di zucchero. Rappresentano circa il 12% del bilancio UE. Il secondo canale è legato allIva raccolta dagli Stati, e versata allUe. Questa voce vale l11% delle entrate del bilancio».
Che cosè la «risorsa basata sul reddito nazionale lordo»?
«Rappresenta una strada di finanziamento del bilancio ed è il contributo annuale diretto versato da ogni Stato, in proporzione alla sua richiesta (circa l1% del Pil). Costituisce i tre quarti del bilancio Ue. E soggetta a vari meccanismi di aggiustamento come lo sconto britannico che permette al Regno Unito di recuperare parte del suo contributo».
È possibile rivedere i meccanismi di finanziamento?
«Da anni si discute della riforma delle entrate, per rendere lUe più autonoma dai contributi diretti degli stati. Il Parlamento europeo ha in varie occasioni sostenuto lidea di una tassa (o parte di una tassa) comunitaria, adeguata a finanziare le priorità senza pesare sulle spalle dei contribuenti. I governi non hanno sinora accettato».
Qual è differenza fra bilancio europeo e quello dei soci del club di Bruxelles?
«Visto che lUe non può avere deficit, entrate e spese devono uguagliarsi: non si può spendere più di quello che cè in cassa».
Come viene definito il bilancio?
«La Commissione, braccio esecutivo dellUe, presenta ogni anno una proposta per ciascun settore dintervento e ciascun programma. Tocca al Parlamento e al Consiglio prendere la decisione finale sui piani di spesa dellanno che viene. Una volta che il denaro stanziato viene usato, la Commissione deve renderne conto al Parlamento europeo; la spesa è anche sottoposta al controllo della Corte dei conti europea».
Cosè lesercizio provvisorio?
«Qualora Parlamento e Consiglio non riescano a mettersi daccordo si passa al sistema per dodicesimi. Ognuna delle 200 poste di spesa ottiene, mese per mese, un dodicesimo della spesa effettuata lanno precedente. Questo implica che ogni nuovo finanziamento rimanga senza fondi sino a che non si è approvata la contabilità definitiva».
Ad esempio, quali rischi possono accadere?
«LEuropa, ha approvato a settembre, con grande difficoltà, il nuovo sistema di vigilanza per supervisionare i mercati finanziari. Poiché è stato deciso che le nuove autorità di controllo debbano diventare operative dal 2011, tutti i finanziamenti sono stati messi su questo bilancio. Lesercizio provvisorio stanzia per le Autority un dodicesimo dellanno prima, ma un dodicesimo di zero fa zero. Quindi le nuove agenzie non partono sino a che non si torna alla contabilità ordinaria».
Perché il Regno Unito rivendica le sue prerogative di contributore netto? Cosa significa esserlo?
«Vi sono alcuni paesi che versano nelle casse europee più soldi di quanto incassano o riescono a incassare. Nel 2010, si calcola che la Germania è il paese che ha più contribuito al finanziamento del bilancio europeo, con il 19,6% del totale. Segue la Francia (18%). Al terzo posto cè Italia (13,9%), poi lInghilterra (10,4%) e la Spagna (9,6%). Si tratta di Paesi che sono contribuenti netti al bilancio, in altre parole significa che versano più di quanto ottengono».
Come si finanzia l’Unione Europea?
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