Si cerchi di trarre vantaggio dalla situazione.
Invece di rammaricarci della perdita dellitalianità di Telecom Italia e di Alitalia, cerchiamo di capire come trarne profitto. Finora i consumatori (un tempo detti utenti) sono stati trascurati a causa proprio dellitalianità di queste due aziende e hanno finito per pagare tariffe più elevate e avere servizi meno efficienti, mentre lo Stato italiano, con i nostri soldi ai tempi di Berlusconi, ha speso per Alitalia somme ingenti al solo scopo di non venderla ai francesi! Basti pensare alla mancata estensione della banda larga nel nostro paese anche per una ritrosia a imporre ulteriori investimenti a unazienda così indebitata e così protetta dal salotto (buono?) italiano. Che dire poi dellassurda vicenda che ha riservato solo ad Alitalia e per un lungo periodo lo scalo di Linate, prezioso per i voli Milano-Roma?
Ora che queste aziende non sono più italiane, vale la pena che siano considerate come tutte le altre. Le autorità possono più liberamente pretendere concorrenza e servizi adeguati in modo da poter avere, ad esempio, un ampliamento dellaccesso alla banda larga, tariffe più basse e più trasparenti, una maggiore attrazione di vettori internazionali sui nostri aeroporti, unapertura reale alla concorrenza dei voli interni. Litalianità si difende meglio e di più se si prendono le difese dei consumatori che se si pretende di tutelare le imprese che producono servizi.
Rammaricarsi non serve
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