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Caro Renzi, ricordati di Biavati

A Matteo Renzi reduce dal bagno di folla osannante a Treviso voglio raccontare una leggenda metropolitana che gli anziani della mia città – Bologna – ancora ricordano. Nel 1938 la nazionale italiana di calcio vinse i campionati del mondo. Ne faceva parte Amedeo Biavati che giocava nel Bologna fc (“Il Bologna è uno squadrone che tremare il mondo fa” si cantilenava a quel tempo).

Quando rientrò in città, i tifosi lo andarono ad accogliere alla stazione e lo portarono in trionfo fino a casa. Ed è a questo punto che inizia la leggenda. Pare che nel caricarlo sulle spalle qualcuno gli avesse strizzato un testicolo. Al che Biavati, dolorante, si mise ad urlare: “Mi avete preso per un coglione! Mettetemi a terra!”.

Gli sportivi, pensando che fosse un atto di ritrosia e di modestia, ad ogni protesta del calciatore, rispondevano in coro di rimando: “No. Tu sei Biavati, un grande campione! Il nostro campione!”. Si trattava davvero di un equivoco? Oppure la storia nasconde un po’ del sense of humour dei vecchi bolognesi?

Fonte: www.formiche.net - 27 febbraio 2014

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