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Omeopatia, vaccini: la maggioranza contro la medicina ufficiale

di Giuliano Cazzola

Le scelte sui vaccini non sono le uniche che rientrano nella categoria della stregoneria. Nel Milleproroghe c’è un altro emendamento interessante che è quello che permette ai medicinali omeopatici prodotta in un qualsiasi paese dell’Unione europea di essere presenti sul mercato non fino al 31 dicembre 2018 ma fino al 31 dicembre 2019.

In altre parole, la maggioranza gialloverde ha rinviato di un anno l’obbligo di sottoporre i prodotti omeopatici all’Aifa per l’Autorizzazione all’immissione in commercio. L’obbligo nasce dal fatto che da anni i preparati omeopatici, come ha ricordato tempo fa su questo giornale Luciano Capone, si trovano in vendita attraverso disposizioni transitorie e da tempo sono stati venduti senza un adeguamento alle disposizioni europee.

Da tempo, il Comitato nazionale per la bioetica ha chiesto al governo italiano di cambiare la dicitura “medicinale omeopatico” con “preparato” e di sostituire sulle confezioni la frase “Medicinale omeopatico senza indicazioni terapeutiche approvate” con una più esplicita “Preparato omeopatico di efficacia non convalidata scientificamente e senza indicazioni terapeutiche approvate”.

Fino a qualche giorno fa, il termine massimo per il ritiro dal mercato, in mancanza della giusta documentazione, era il primo gennaio 2019. La maggioranza di governo, in nome della lotta contro l’industria farmaceutica tradizionale, la casta, ha scelto di prendere ancora tempo. Se ci pensate, il filo è sempre lo stesso.

Fonte: da Il Foglio dell'8 agosto 2018

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