Nella manovra mancano ancora le riforme strutturali per far crescere di più il Paese, a partire da quella in materia di fisco
INVESTITORI STRANIERI: BENEFATTORI PER LO SVILUPPO O PREDATORI
Il caso della vendita di Comau e quello a monte, della strategia di Stellantis, impongono un ripensamento sul ruolo del capitale straniero nel mondo delle imprese italiane. Stellantis ha ceduto il controllo di Comau, gioiello della automazione e robotica italiane, a un fondo di private equity americano (One Equity Partners), che fa parte di una categoria di investitori che mirano ad estrarre il massimo di valore dall’impresa per poi rivenderla.
L’inefficacia delle sanzioni alla Russia
Viviamo sempre più in tempi di guerra dentro i confini dell’Europa e del Medio Oriente e il pubblico continua a chiedersi se le sanzioni da tempo imposte alla Russia dall’Occidente siano un’arma spuntata per fermare la guerra e favorire la pace.
I consigli d’amministrazione possono diventare un Vietnam
Una simulazione mette a nudo i difetti della Legge Capitali, approvata da poco. Può rivoluzionare i consigli d'amministrazione e aumenta a dismisura il potere degli azionisti di minoranza. Ecco cosa sarebbe potuto succedere se fosse stata applicata nelle recenti assemblee di Generali, Mediobanca e Telecom. E cosa potrebbe ancora succedere
Le nuove tecnologie e il problema della ripartizione dei profitti tra capitale e lavoro
In questi mesi si è tornati a parlare di ripartizione dei profitti delle imprese tra la forza lavoro e gli imprenditori. L’occasione è data sia dall’emergere di profitti straordinari realizzati da imprese energetiche e dalle banche, sia dalla rivoluzione tecnologica in atto.
LE IMPOSTE SUI PROFITTI NELLA EVOLUZIONE RECENTE (1990-2020) DELLE ECONOMIE SVILUPPATE
Le imposte sui profitti (il prelievo commisurato agli utili delle imprese) sono state uno dei pilastri dei sistemi tributari per buona parte del XX secolo, insieme principalmente all’imposta personale progressiva sul reddito e alla imposta generale sulle vendite, con motivazioni condivise in pressoché tutte le democrazie economicamente sviluppate, non tanto per la quota di spesa pubblica finanziabile con tale tipo di prelievo, ma piuttosto per ragioni di efficienza (se sono serviti a intaccare “rendite” o a favorire investimenti per la crescita) e di equità (per la possibilità di evitare, attraverso apposite tecniche, che i percettori degli utili delle imprese non pagassero tributi o non li sopportassero in ragione progressiva, come gli altri contribuenti).
OGGI AL CNEL INCONTRO CON IL CLUB DELL’ECONOMIA
Si è tenuto il 6 giugno, al CNEL, l’incontro del Club dell’Economia con Enrico Giovannini, presidente di Asvis e già ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile con il Governo Draghi.